Apprendiamo con stupore che il Gruppo Hera ha pubblicato sul portale aziendale l’ennesimo comunicato in risposta allo
stato di agitazione proclamato da tutte le delegati e i delegati.
Tanta fatica da parte della stessa azienda per insinuare subdolamente che le OO.SS. si stanno sottraendo al confronto
determinando ripercussioni anche sulla consutivazione del Premio di Risultato.
Ribadiamo, come già espresso ampiamente all’azienda nell’incontro del 5 marzo, e anche nei diversi confronti svolti in
precedenza, che servono risposte concrete, un serio cambio di rotta e non intasare il portale aziendale con un buonismo
di facciata.
Le delegati e i delegati aziendali di tutte le OO.SS. non sono più disponibili a degli sterili confronti e dei monologhi
aziendali senza nessun passo in avanti in merito alle richieste sindacali.
Le OO.SS. sono coerenti e responsabili e, nonostante il blocco delle relazioni sindacali, sono tutt’ora presenti a tutti i
tavoli sulla salute e sulla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, contribuendo sempre al benessere degli stessi
dipendenti, che l’azienda non considera più.
Nel frattempo, siamo in attesa dell’invio dei dati sulla consutivazione del Premio di risultato già sottoscritto lo scorso
anno; sarà premura delle delegate e dei delegati del Coordinamento nazionale verificare l’esattezza dei dati e
comunicare ciò affinché si possa usufruire della detassazione al 5%. Il Gruppo Hera s.p.a. si preoccupi piuttosto di
erogare le quote economiche e a svolgere in solido la propria responsabilità sulle centinaia di lavoratrici e lavoratori in
appalto le cui condizioni di lavoro sono al limite della sopportazione.
Strumentalizzare e raccontare false verità fa male alla realtà e denota scarsa attenzione nei confronti delle lavoratrici e
dei lavoratori che, ricordiamo, sono il propulsore attivo del Gruppo Hera.
Noi vogliamo migliorare le condizioni di lavoro; forse il Gruppo Hera non riesce a comprenderlo.
Noi vogliamo la qualità dei servizi al territorio; il Gruppo Hera vuole solo interloquire con l’alta finanza.
Roma 25 marzo 2024