REMOTE – WORKING: IN HERA 2500 ABILITATI E A PARTIRE DA OGGI 1800
AUTORIZZATI

Da diversi giorni abbiamo osservato con preoccupazione la non puntuale e concreta applicazione da parte delle UDB aziendali del remote – working come strumento fondamentale per la prevenzione della diffusione del Covid-19.

Ieri, martedì 10 marzo, abbiamo incontrato l’azienda che ci ha comunicato che i lavoratori provvisti di autorizzazione per effettuare il remote – working sono circa 2500, su una platea di circa 6.000 dipendenti.

Però solamente circa 700 lavoratori in tutto il gruppo (500 in Emilia – Romagna), stando ai dati di lunedì 9 marzo, incrementati a circa 1000 unità nella giornata di ieri, risultavano autorizzati dai propri responsabili ad effettuare il lavoro a distanza, tra l’altro non tutti i giorni della settimana e, in alcuni casi, a rotazione con i propri colleghi.

Nei diversi incontri effettuati con la Direzione aziendale nel corso delle tre settimane che ci separano dall’inizio della diffusione del virus abbiamo ripetutamente evidenziato l’eccessiva cautela nell’estensione dell’utilizzo del remote – working, diversamente dalle richieste di estendere “l’auto a casa” (passate dalle circa 200 a 850) e di introdurre i turni nelle mense aziendali, accolte positivamente e immediatamente dalla direzione aziendale.

Nell’incontro svoltosi nella giornata di ieri abbiamo chiesto alla Direzione Centrale Personale e Organizzazione una maggiore estensione del remote – working e di superare la frammentarietà che il comunicato aziendale n 5 ha determinato in azienda.

L’azienda ha riconvocato le OO.SS. Regionali questa mattina informandole della volontà di procedere celermente alla estensione del remote – working fino a coinvolgere nel giro di pochi giorni circa 1800 autorizzazioni incrementando quindi di più di 1000 unità.
Inoltre l’azienda ci ha invitato a segnalare tempestivamente il presentarsi di eventuali difformità nella estensione dello strumento in oggetto, sarà nostra cura farlo qualora ne ravvisassimo le motivazioni e l’esigenza.

Ovviamente apprezzando l’orientamento assunto, monitoreremo la situazione per verificare nei prossimi giorni la possibilità di un’ulteriore estensione del remote – working, strumento indispensabile a fronte dei provvedimenti sempre più restrittivi e cautelativi disposti dal Governo e dal Presidente della nostra Regione tesi ad evitare il diffondersi del
Covid-19.

Siamo a disposizione di tutti i lavoratori, come OO.SS. e come RLS, per chiarimenti e informazioni.

Bologna, lì 11 marzo 2020