COMUNICATO AI LAVORATORI
Nelle giornate di venerdì 4 e mercoledì 9 settembre si sono svolti due incontri con la Direzione Aziendale per discutere della estensione dell’accordo “Partenza da casa con destinazione sul cantiere” a 610 lavoratori del Gruppo Hera. Durante il periodo di Emergenza COVID-19 la modalità operativa della “partenza da casa”, estesa da 200 a circa 900 dipendenti in tutto il Gruppo Hera, è stata uno degli importanti strumenti messi in campo per garantire il distanziamento e contenere la diffusione del virus. Questa misura, insieme alla estensione del lavoro agile (smart
working), è stata fermamente condivisa dalle OO.SS.. Vista la necessità di procedere celermente sono state adottate delle procedure snelle e di emergenza nell’utilizzo dei mezzi a disposizione dei dipendenti.
L’Azienda, durante gli incontri, ha reso noto di voler mantenere e promuovere la modalità operativa della “Partenza da casa”, anche fuori dalla fase emergenziale, per un numero significativo di dipendenti, 610 in Emilia Romagna. Numero che potrebbe aumentare dopo la soluzione di alcuni problemi tecnico/amministrativi.
Entro pochi giorni l’azienda inizierà a contattare i dipendenti coinvolti per esplicitare le regole previste dall’accordo sulla “Partenza da casa” firmato dalle OO.SS. Nazionali il 26 luglio 2018.
Tale accordo prevede che “Il dipendente attraverso una accurata programmazione dell’attività lavorativa sarà chiamato a prendere servizio direttamente sul cantiere. Il personale interessato alla suddetta modalità organizzativa manterrà comunque la propria sede di lavoro ed opererà di norma nell’ambito territoriale di lavoro di
appartenenza.” É inoltre previsto che il dipendente una volta a settimana inizi la propria prestazione lavorativa nella sede di lavoro.
“Prima dell’avvio e dell’applicazione della modalità attuativa in oggetto, in ciascun territorio verrà congiuntamente individuato fra le Parti il tempo di percorrenza abituale per tratta per ciascun singolo lavoratore coinvolto, denominato “Cap”, impostando l’indirizzo di residenza-domicilio del lavoratore e l’indirizzo della propria sede di lavoro”. La marcatura verrà effettuata nel corso del percorso di destinazione sulla base del Cap calcolato. “le prestazioni lavorative si concluderanno sull’ultimo luogo programmato”, che di norma si trova ad una distanza stimata non superiore al normale tragitto sede di lavoro / residenza-domicilio, “in corrispondenza della fine
dell’orario di lavoro in vigore presso la sede di appartenenza”.
“L’intervallo di pranzo per i lavoratori operanti con la modalità partenza da casa sarà di 45′, pertanto l’orario di uscita sarà anticipato di 15’”.
L’accordo prevede anche l’istituzione di una indennità e la non applicazione della trattenuta per il pasto e regolamenta l’utilizzo flessibile del mezzo aziendale e le procedure in caso di assemblea o di sciopero.
L’azienda, inoltre, darà adeguata informazione ai lavoratori delle modalità d’uso dei sistemi di localizzazione (GPS).
L’accordo prevede infine incontri di monitoraggio e verifica con le OO.SS. sulla corretta applicazione dell’accordo e il vaglio da parte di una Commissione Tecnica Nazionale dei sistemi di geolocalizzazione della marcatura.
La suddetta Commissione Tecnica Nazionale ha verificato nei giorni scorsi che le funzionalità del sistema Geocall, inerenti la rilevazione della presenza (geolocalizzazione) ai fini della marcatura sono coerenti con la regolamentazione prevista dall’accordo.
Nel corso degli incontri l’azienda, su nostra richiesta, ha dichiarato inoltre che provvederà a fornire il “Contratto di noleggio” degli automezzi da UNIFLOTTE Srl ad altra società controllata dal Gruppo HERA.
Invitiamo tutti i lavoratori coinvolti a segnalare eventuali problemi o richieste di chiarimento alle RSU territoriali.
Bologna, 11 settembre 2020